La trama (presa qui): la morte improvvisa di Gianandrea Cerrato, valente avvocato penalista,
oltre a privare una moglie del marito e tre figlie del padre, ha delle
conseguenze del tutto inaspettate. Da un giorno all'altro le quattro
donne si trovano a dover riorganizzare la loro vita. Ed è Eleonora, la
figlia maggiore, a cercare il modo di mandare avanti quella famiglia di
femmine «variamente deragliate». Intorno a loro si muove il mondo,
con le sorprese, l'allegria, l'inganno. La ragione e il sentimento.
Perché quella è una delle grandi battaglie che ci tocca combattere nella
vita. Non proprio a tutti, perché esistono esseri fortunati senza
ragione, o senza sentimento. Ma la maggior parte di noi ne ha un po'
dell'una e un po' dell'altro, e non sempre riesce a farli coesistere
pacificamente.
Amo molto questa autrice torinese. I suoi romanzi sono divertenti, frizzanti e molto scorrevoli. Non fa eccezione questa riscrittura in chiave moderna di "Ragione e sentimento" di Jane Austen. Lo scontro tra razionalità e passione diventa il tema di questo romanzo ambientato nella Torino bene e caratterizzato da personaggi improbabili e spesso assurdi.
È una lettura fresca, leggera e mai banale... anche se "Biscotti e sospetti" e "A neve ferma" restano in assoluto i libri della Bertola che preferisco.
La paura è un sentimento forte e pulito, l'ansia è sporca e appiccicosa. Evitala.
- Che cos'è l'amore, Marida?Il vero amore?
Marida risponde senza bisogno di pensarci. Perchè è una cosa che lei sa da sempre.
- È non stancarsi mai, mai di una persona. È volerla accanto ogni giorno, con il corpo, il cuore e la mente
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