La trama (presa qui): Vani ha un dono speciale: coglie
l’essenza di una persona da piccoli indizi che sembrano insignificanti e
riesce a mettersi nei suoi panni, e pensare e reagire come avrebbe
fatto lei. Un’empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di
osservazione fuori dal comune sono le sue caratteristiche. E di queste
caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per
un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le
consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi, e lei riempie le
pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un giorno il suo editore la obbliga a incontrare Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di
ispirazione. Dopo aver creato insieme un libro che
diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi
dimenticato di lei.
E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa
incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i
libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Inoltre un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la
sua collaborazione. Perché c’è un commissario che ha riconosciuto il suo
talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del
sequestratore.
Una bella storia simpatica e frizzante. Finalmente una protagonista brillante nella sua ruvidezza, ben lontana dalle "eroine" alla "I love shopping" o "L'allieva", che ho sempre trovato molto irritanti.
Un romanzo semplice, leggero, spensierato. Il linguaggio è scorrevole, la trama è originale e riesce a intrecciare il rosa dell'amore, il giallo del caso da risolvere, la passione per i libri e le citazioni dei classici americani. Il finale, nè banale nè scontato, lascia aperta la porta ad un seguito, che leggerò sicuramente.
[...] se per provare cose belle devo accettare
una piccola dose di paura,
bè, ben venga anche quella.
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