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lunedì 27 aprile 2015

A proposito di libri... "La verità sul caso Harry Quebert"

"La verità sul caso Harry Quebert" di Joël Dicker

La trama (presa qui): Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.

Un romanzo che mi è piaciuto molto, una lettura fresca e piacevole: un giallo coivolgente, un'avventura appassionante, una storia d'amore proibita, un'indagine che farà riemergere dal passato antiche violenze. Insomma, tanti ingredienti, ben miscelati tra loro; tanti personaggi, ognuno con diverse caratteristiche e carattere.
La storia alterna le vicende del 2008 con numerosi flashback del 1975: gli eventi si susseguono, le storie si intrecciano, il lettore si trova coinvolto e spesso spiazzato da intrighi e false piste, fino al colpo di scena finale, che risponde a ogni interrogativo.
Una curiosità: all'inizio di ogni capitolo è riportato un consiglio dato da Harry a Marcus per diventare un bravo scrittore.

Epilogo

Ottobre 2009
(Un anno dopo la pubblicazione del libro)

“Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull’effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All’incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l’ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un’emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perchè sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito

Ecco, questo è un libro che mi è dispiaciuto tanto finire. Lo consiglio!!!

6 commenti: